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Description

Paris, Poulet-Malassis et De Broise éditeurs (Imp. Simon Raçon et Comp.), 1861, Seconda edizione, definitiva, di molto modificata e aumentata, in parte originale. Ottimo esemplare, fresco e pulito (lievissime fioriture ad alcune carte), a grandi margini (185 x 121 mm), in bella legatura moderna. Il libro poetico più importante del secondo Ottocento nacque come suite di diciotto poesie apparse sulla "Revue des deux mondes" X, 2, maggio-giugno 1855. Due anni dopo, nel 1857, la prima edizione in volume della raccolta, contenente centosei poesie, subisce un processo dal quale escono condannati il poeta e l editore, costretti tra le altre cose a censurare sei poesie ("Les Bijoux", "Le Léthé", "À celle qui est trop gaie", "Lesbos", "Femmes damnées", "Les Métamorphoses du vampire"). Passati tre anni, è la volta dell edizione definitiva: messa in vendita al prezzo di 3 franchi nel febbraio 1861, fu tirata in 1500 esemplari. L edizione contiene le poesie dell edizione del 1857 eccetto le sei censurate quelle uscite in rivista tra il 57 e il 61 e una inedita, "La Fin de la journée", per un totale di 126 componimenti. Le sezioni in cui è suddivisa l opera vengono riorganizzate e passano da cinque a sei, con l ingresso dei "Tableaux parisiens", tra le vette più alte della produzione di Baudelaire. Il frontespizio avrebbe dovuto recare un incisione allegorica di Bracquemond, che fu però rifiutata senza esitazione dal poeta. Bracquemond dovette dunque rinunciare al suo progetto e limitarsi a incidere un ritratto di Baudelaire, che diventerà poi una delle sue immagini più famose e iconiche. Vicaire, Manuel de l'amateur de Livres I (Paris 1894), coll. 341-4; Carteret, Le Trésor I (Paris 1924), pp. 118-24; Talvart & Place, Bibliographie des auteurs modernes de langue française I (Paris 1928), p. 284, n. 9.b; Baudelaire, Œuvres complètes (Paris 1975); En français dans le texte (Paris 1990), n. 276 in 12°, legatura moderna di pregio in pieno marocchino color tortora con cinque nervetti al dorso, titolo al secondo quadrante e data al piede, risguardi in carta pavonata in tono, taglio superiore in oro, pp. [6] 319 [1]; tavola con bel ritratto dell'autore inciso da Félix Bracquemond e stampato da Auguste Delâtre, protetta da velina, fuori testo all'antiporta. Seconda edizione, definitiva, di molto modificata e aumentata, in parte originale. Ottimo esemplare, fresco e pulito (lievissime fioriture ad alcune carte), a grandi margini (185 x 121 mm), in bella legatura moderna. legatura moderna di pregio in pieno marocchino color tortora con cinque nervetti al dorso, titolo al secondo quadrante e data al piede, risguardi in carta pavonata in tono, taglio superiore in oro.

About Les Fleurs du mal

"Les Fleurs du mal" (The Flowers of Evil) is a seminal work by Charles Baudelaire, first published in 1857. It stands as one of the most influential collections of poetry in the modernist movement, exploring the complexities of beauty, decadence, and the ephemeral nature of happiness within the urban landscape of 19th-century Paris. Baudelaire delves into themes of love, despair, existential angst, and the search for transcendence, using vivid imagery and innovative poetic techniques to convey his insights and emotions. The collection is renowned for its exploration of the concept of "spleen," a term Baudelaire uses to describe a deep sense of melancholy and disillusionment. This mood is contrasted with the "Ideal," representing moments of beauty, joy, and spiritual elevation. "Les Fleurs du mal" captures the duality of human experience—the coexistence of light and darkness, purity and corruption. Baudelaire's poems navigate the reader through the gritty realities of urban life, touching on themes of alienation, moral decadence, and the impact of industrialization, while also seeking beauty in the mundane and the morbid. Baudelaire's work caused a scandal upon its release, leading to a public obscenity trial and the condemnation of six of the poems, which were only reinstated in later editions after his death. Despite this, or perhaps because of it, "Les Fleurs du mal" has endured as a masterpiece of French literature, influencing countless poets and artists with its complex portrayal of human nature and its pioneering use of symbolist imagery. Through "Les Fleurs du mal," Baudelaire not only reshaped the landscape of poetic form and expression but also offered a haunting, visionary response to the discontents of modern life.