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The Adventures of Pinocchio Carlo Collodi
Children's Fiction
Fantasy
Classic Literature
USD$16,225

Description

Roma, Tipografia dei Fratelli Bencini (poi, dal n. 24 dell'Anno I: Tipografia Bodoniana), 1881 - 1882 - 1883, Rarissima edizione pre-originale di "Pinocchio". Le prime tre annate complete del "Giornale per i bambini", dal n. 1 dell'Anno I (7 luglio 1881) al n. 52 dell'Anno III (28 gennaio 1886). Raccolgono l'intero "Pinocchio", nello specifico pubblicato nei seguenti fascicoli: Anno I, nn. 1, 2, 5, 7, 10, 11, 16, 17; Anno II, nn. 7-12, 18-22, 47, 48, 50-52; Anno III, nn. 3, 4. Esemplari complessivamente in ottime condizioni (leggere fioriture su pochissimi fascicoli, qualche antico intervento di restauro), molto freschi. La nascita del mito di Pinocchio avvenne in un freddo giorno di dicembre del 1880: dopo "una nottataccia di sfortuna più cocciuta del solito" (Parenti, p. 140) Carlo Lorenzini, in arte Carlo Collodi, scrittore richiesto e affermato, ma col vizio del gioco e sempre in bolletta, decise di cedere alle lusinghe dell'amico Guido Biagi, che si accingeva ad allestire il "Giornale per i bambini" raccogliendo contributori: "Ti mando questa bambinata" aveva scritto Collodi a Biagi, spedendogli i primi tre capitoli fanne quel che ti pare; ma se la stampi pagamela bene per farmi venire la voglia di continuare" (si cita da Castellani Pollidori, p. XIV). E così, di lì a qualche mese, nello specifico il 7 luglio 1881, uscì il primo numero del "Giornale per i bambini", che alle pp. 3 e 4 stampava i primi due capitoli della "Storia di un burattino", nucleo fondante del più importante romanzo italiano per l'infanzia. Con quell'incipit meraviglioso, rimasto nella storia della letteratura italiana: "C'era una volta. Un re! diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno". Le vicende editoriali che portarono alla pubblicazione dell'intero romanzo sulle pagine del "Giornale" furono tutt'altro che lineari. Per quanto Collodi fosse pagato profumatamente (molto più di tutti gli altri collaboratori), non prese per nulla sul serio l'impegno con Biagi: tra ritardi, continui solleciti del direttore, ma anche e addirittura dei bambini, che nella "Posta al giornale" invocavano la rapida continuazione delle avventure, la pubblicazione si protrasse per oltre due anni: dal 7 luglio 1881 al 27 ottobre 1881, con molte interruzioni, uscì la prima parte intitolata "Storia di un burattino", che si conclude con l'impiccagione del protagonista; dal 16 febbraio 1882 al 25 gennaio 1883, ancora una volta a singhiozzo, fu stampata la seconda, sotto il nome "Avventure di Pinocchio". E tuttavia, è forse proprio in virtù di una modalità di scrittura non usuale, di un approccio altro rispetto alla forma libro e anche di una noncuranza all'esito finale del romanzo, che poté nascere il grande capolavoro di "Pinocchio": "c'è da chiedersi che cosa sarebbe stato un 'Pinocchio' scritto in altre condizioni, nato ad esempio in forma di libro e non di racconto a puntate. C'è da chiedersi se la tensione straordinaria che rende il racconto così vivido e zampillante quasi in ogni sua parte non tragga origine proprio dal fatto che esso è stato composto ed offerto al pubblico in porzioni staccate, in ciascuna delle quali dovevano rinnovarsi la felicità dell'invenzione, la magia della sorpresa e possibilmente la sospensione nel finale" (Castellani Pollidori, p. XVII). Bibl. M. Parenti, Rarità bibliografiche dell'Ottocento italiano, vol. I, pp. 148-152. O. Castellani Pollidori (a cura di), C. Collodi, Pinocchio. Edizione critica (Pescia 1983). in 4°, belle legature in piena tela riccamente illustrate Vol. II, legatura originale in tela grigia, al piatto graziosi disegni e titoli impresso in nero all'interno di cornice editoriale, all'inferiore bella cornice che racchiude un fiorone, il tutto impresso a secco, titoli impresso in nero al dorso; Vol. I e III, legature moderne in piena tela, rispettivamente rossa e verde, che riproducono in maniera fedele l'articolato apparato decorativo della legatura origin.

About The Adventures of Pinocchio

The classic children's novel that tells the story of a wooden puppet named Pinocchio, created by the carpenter Geppetto. Upon being carved, Pinocchio magically comes to life and embarks on a series of adventures, driven by his dream of becoming a real boy. Pinocchio is curious and often disobedient, leading him into various troubles. Despite the guidance of the Talking Cricket, who acts as his conscience, Pinocchio frequently falls into mischief. His nose grows longer each time he lies, serving as a physical manifestation of his dishonesty. Throughout the story, Pinocchio encounters a host of memorable characters, including the deceitful Fox and Cat, who trick him out of his money, and the kind Fairy with Turquoise Hair, who helps him multiple times and acts as a maternal figure. Pinocchio’s journey is one of self-discovery and moral education, highlighting the virtues of honesty, hard work, and the importance of education. Key episodes include Pinocchio’s transformation into a donkey after being lured to the Land of Toys, his escape from the belly of a giant fish, and his repeated attempts to reunite with Geppetto, who is consistently loving and forgiving. In the end, after a series of trials and personal growth, Pinocchio’s selflessness and bravery lead to his transformation into a real boy, symbolizing his moral and personal development. The novel is celebrated for its rich moral lessons, engaging narrative, and whimsical characters. Collodi’s tale has left a lasting impact on children’s literature and has been adapted into numerous films, television shows, and stage productions, the most famous being Disney’s 1940 animated film. "The Adventures of Pinocchio" remains a timeless story about the journey to becoming one’s true self.