In 8� (21x13 cm); (16), 1-376, (2), 379-526 (i. e. 516), (4) pp. 3 tre tav. fuori testo (ritratto di Vico, antiporta e tavola pi� volte ripiegata). Omesse nella numerazione, come in tutti gli esemplari, le pagine 441-450. Bella legatura coeva in piena pergamena rigida con autore, titolo e picco fregio chiosati a mano all epoca della legatura. Tagli spruzzati in rosso. Un leggerissimo, quasi invisibile alone, al margine esterno bianco, lontano dal testo, nelle prima 60 carte, del tutto ininfluente e all'interno esemplare in ottime condizioni di conservazione che a differenza della maggior parte degli esemplari conosciuti che si presentano fortemente bruniti a causa della qualit� della carta napoletana utilizzata dalla stamperia Muziana, ha solo qualche quaderno leggermente brunito (in particolare le ultime 10 carte). Esemplare ancora in barbe e stampato su carta forte. Terza edizione ma prima definitiva, di una delle opere pi� importanti della storia del pensiero filosofico europeo e capolavoro del grande filosofo e giurista napoletano Giambattista Vico (Napoli, 23 giugno 1668 - Senza titolo-16Napoli, 23 gennaio 1744). Questa edizione venne pubblicata postuma dal figlio Gennaro che aveva sostituito il padre alla cattedra presso l'Universit� di Napoli, nel 1744, raccogliendo le parti nuove aggiunte all'opera dallo stesso Vico. Il grande filosofo, infatti, fin dalla pubblicazione della prima edizione nel 1725 aveva, fino alla morte, continuato ad integrare e correggere quella che riteneva la sua opera pi� importante, spesso in risposta a diverse critiche che l opera stessa aveva suscitato. Scrive Croce riguardo a questa edizione "questa volta, che fu davvero l'ultima, egli non si content� di stendere le solite correzioni, miglioramenti e aggiunte, ma si die' a riscrivere da cima a fondo tutta l'opera, salvo poi, in parecchie riprese, e lungo per lo meno un settennio (1736-1743), a consacrarvi un lavorio cos� intenso di lima che, non bastando l'interlineo e i margini, dove' ricorrere talora anche a foglietti intercalati. Nel codice che ci ha serbato l'autografo di codesta redazione definitiva [.] � da riconoscere quello adoperato nella stampa dell'edizione del 1744" (Bibliografia vichiana, I, 52) . Su questa terza edizione si baseranno tutte le riedizioni susseguenti. Compito della 'scienza nuova' sar� quello di indagare la storia alla ricerca di quei principi costanti che, secondo una concezione per certi versi platonizzante, fanno presupporre nell'azione storica l'esistenza di leggi che ne siano a fondamento com'� per tutte le altre scienze: " Poich� questo mondo di nazioni egli � stato fatto dagli uomini, vediamo in quali cose hanno con perpetuit� convenuto e tuttavia vi convengono tutti gli uomini; poich� tali cose ne potranno dare i principi universali ed eterni, quali devon essere d'ogni scienza, sopra i quali tutte sursero e tutte vi si conservano le nazioni " (Giambattista Vico Ibidem, libro I, sez. 3). La storia quindi, come tutte le scienze, presenta delle leggi, dei principi universali, di un valore ideale di tipo platonico, che si ripetono costantemente allo stesso modo e che costituiscono il punto di riferimento per la nascita e il mantenimento delle nazioni. Edizione non comune a trovarsi in queste buone-ottime condizioni di conservazione ed in bella ed elegante legatura coeva. Cfr.: Gamba, 2493; Brunet, V, 1176; Graesse, VII, 298; B. Croce - F. Nicolini, Bibliografia vichiana, Napoli 1947, I� vol. p. 53.